MARK ROTKO - BLUE AND GRAY - 1962
«Caro Rothko, in questi quadri che sembrano fatti di niente, ossia di solo colore, scopro qualcosa di nuovo, si scopre tutto quello che c’è dietro il colore, a dargli senso, drammaticità, insomma poesia. Sono stupendi, questi quadri, signor Rothko, e del resto è ormai pacifico che
questo è il limite massimo a cui può arrivare la pittura oggi».
27 maggio 1962, dopo aver visitato per la quarta volta la personale romana di Mark Rothko, il grande regista Michelangelo Antonioni, così scriveva al pittore, ormai celebre in tutto il mondo
questo è il limite massimo a cui può arrivare la pittura oggi».
27 maggio 1962, dopo aver visitato per la quarta volta la personale romana di Mark Rothko, il grande regista Michelangelo Antonioni, così scriveva al pittore, ormai celebre in tutto il mondo