giovedì 29 gennaio 2015


BOLLA

Una bolla è un oggetto acquoso e trasparente sulla cui superficie si riflettono i colori dell'arcobaleno.
La sua semitrasparenza è sinonimo della spiritualità associate alla luce celestiale del Paradiso.
La bolla ha anche un lato oscuro: la bolla che scoppia denota inaffidabilità e instabilità
Ciò che non convince o si rivela infondato è definita " bolla di sapone".
Tuttavia le connotazioni positive della bolla superano quelle negative: ad esempio la bolla può rappresentare dei sogni in volo, palle dorate che fluttuano.....
Le bolle portano i bambini nel mondo della fantasia.
E mentre la lucente bolla di sapone si dissolve nell'aria, il simbolo archetipo della bolla dà, oltre alla certezza della morte del corpo, la speranza che l'anima vivrà in eterno.
- NELLA BOLLA DELL'AMORE - dettaglio - Il GIARDINO DELLE DELIZIE 1504 - HIERONYMUS BOSCH

- KAREL DUJARDIN - BAMBINO CON BOLLE DI SAPONE 1663 - Allegoria della transitorietà della vita - dettaglio 1 e 2





domenica 18 gennaio 2015

ANTONELLO DA MESSINA 1430-1479
ANNUNZIATA DI PALERMO 1476

Uno dei più bei quadri di tutta la storia dell’arte. Qui la scelta compositiva è ridotta all’essenziale: solo il busto della Madonna che emerge da dietro un tavolino sul quale è poggiato un libro. Il motivo è l’armonia di due triangoli: il primo, esterno, è dato dalla forma del mantello, il secondo, interno, è l’apertura del mantello che incornicia il volto della Madonna. Da questa apertura appare un volto bellissimo, tranquillo e quasi sorridente. Il suo sguardo e la mano destra protesa in avanti creano uno spazio virtuale che sembra quasi fuoriuscire dal quadro. In pratica, il pittore ottiene un effetto straordinario: invece di aprire all’occhio uno spazio che entra nel quadro, come fanno tutti i pittori rinascimentali, ne crea un altro che sembra venire verso di noi, a partire dal piano di rappresentazione. La scelta della posizione del volto, come lo sfondo completamente nero, rimandano inevitabilmente alla pittura fiamminga. Ma qui Antonello ottiene un risultato che è fuori da qualsiasi facile classificazione: è il frutto di una cifra stilistica che rimane assolutamente individuale.
dal web







«Si noti la piega della mantellina che scende al centro della fronte: che per il pittore, al momento, avrà avuto soltanto un valore compositivo, ma a noi dice di un capo conservato nella cassapanca fra gli altri del corredo e tirato fuori nei giorni solenni, nelle feste grandi» - Leonardo Sciascia






STUDIO PER CORPO UMANO

STUDIO PER LEDA
 ANIMA DANNATA
I DISEGNI DI MICHELANGELO 
MICHELANGELO BUONARROTI 1475-1564

Racconta il Vasari che Michelangelo, prima di morire a Roma nel 1564, aveva bruciato - “gran numero di disegni, schizzi e cartoni fatti di man sua, acciò nessuno vedessi le fatiche durate da lui et i modi di tentare l’ingegno suo, per non apparire se non perfetto”. -
Anche per quest’ansia di perfezione dell’artista la sua opera grafica risultò subito rara e ricercata: tanto che Leonardo, suo nipote ed erede, riuscì a comprare solo a caro prezzo sul mercato romano, dopo la morte dello zio, un gruppo di suoi disegni.

ANIMA DANNATA
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