giovedì 26 febbraio 2015


ROBERT HUTINSKI - 
serie the mirror
 serie the mirror
 serie the mirror
 serie the mirror
 serie the mirror













Nato nel 1969 a Celje - Slovenia - dove vive e lavora, realizza negli anni un percorso di ricerca costellato da molteplici cicli fotografici e diverse mostre personali e collettive.
Le sue fotografie affascinano, trasportando chi le osserva in una dimensione soffusa e piena di pahtos in cui il tempo diventa irrilevante e l'immagine diventa puro significato.

da Juiet art magazine n. 171

mercoledì 25 febbraio 2015

PATRICK McGRATH - FOLLIA
"Sono l' Addolorata, diceva la sua schiena, sono un'acqua scura, sono dolore, la mia anima è lacera, sanguina, toccherai la mia ferita? Un attimo di silenzio. Non lo farà, si disse, non mi dissezionerà proprio qui, proprio ora; e infatti non lo feci. La lasciai tornare in silenzio alla poltrona. Alla fine parlò lei” 


ph. ANDREW WYETH - BARRACOON 1976

ANDREW WYETH 1917-2009  -  RITRATTO DI  HELGA TESTORF


L'ARTISTA ALLA NATIONAL GALLERY COL RITRATTO DI HELGA

ANDREW WYETH 1917-2009 con HELGA TESTORF
" Mi capita di dipingere cose che riflettono le verità fondamentali dell'esistenza: il cielo, la terra, gli amici".

ANDREW WYETH 1917 - 2009
I suoi nudi femminili, quelli ch’egli dedicò solo a Helga Testorf, sua modella e probabile amante per oltre quindici anni, denotano più un piacere estetico nell’accarezzare con lo sguardo l'armonia delle linee
che non un coinvolgimento amoroso.




LA LUCE IN PITTURA
Il Manierismo, intorno agli anni trenta del Cinquecento, aveva rotto la tradizione della luce piena rinascimentale, con i primi notturni in cui appare il gioco di contrasto cromatico determinato tra zone in ombra e zone illuminate in un gusto ritmico che ormai sfuggiva alla pacata armonia del periodo precedente.
Proprio come prove di virtuosismo essi avevano osservato gli effetti della luce utilizzando fonti di luce artificiale e visibili.
Gli artisti del Seicento aggiungono alla luce valore fortemente simbolico ed evocativo che ha e che viene dichiarato.
Essa è segno dell' Invisibilile, ma al tempo stesso ha la funzione di eliminare, lasciandolo nell'ombra, ogni particolare che potrebbe distrarre dalla scena narrata, mettendo in evidenza i punti chiave del dipinto.
- EL GRECO - RAGAZZO CHE ACCENDE UNA CANDELA 1572
- REMBRANDT - GEREMIA PIANGE LA DISTRUZIONE DI GERUSALEMME 1630
- CARAVAGGIO - INCREDULITà DI SAN. TOMMASO 1601


sabato 21 febbraio 2015

RAFFAELE MONTEPAONE


 fotografo vibonese che ha documentato le donne della Calabria
«La mia vita fotografica, aldilà dell’aspetto lavorativo, è solo in bianco e nero…Il bianco e nero rafforza la potenza comunicativa e racchiude in sé molti più colori che una fotografia a colori potrebbe avere. E’ per me un modo di vivere e di comunicare senza distrazioni».

venerdì 20 febbraio 2015


LA PITTURA SCOLPITA
MANTEGNA - La pittura scolpita di Mantegna viene dal gusto per le antichità, che rivelano il passato in pietra, ma non dice nulla su come si dipingeva negli anni dei greci e dei romani. Tanto è forte l'interesse per l'antico che a volte anche la sua pittura imita il bassorievo come nelle " grisaelle".
Nel Sacrificio di Isacco, il cesello della grisaglia si staglia sul fondo marmoreo dipinto riuscendo così a fondere pittura e scultura al punto di confodere alla vista i confini
Philippe Daverio
MANTEGNA - SACRIFICIO DI ISACCO 1490
ARTE ROMANA - RATTO DI PèROSERPINA frammento di sarcofago a ghirlande - marmo - II secolo dC.
MANTEGNA - SOFONISBA 1500