Nei quadri di HOPPER sentiamo la presenza di ciò che è nascosto, di ciò che senza dubbio esiste ma non viene rivelato.
Formalizzando l'intimità, fornendole uno spazio in cui può venire osservata senza essere violata, il potere di HOPPER viene esercitato nei nostri confronti con estremo tatto.
Congiungiamo la reticenza dei suoi dipinti con la nostra, e la nostra simpatia aumenta.
Le stanze di HOPPER diventano tristi rifugi del desiderio.
Vogliamo saperne di più su ciò che accade al loro interno ma, ovviamente, non è possibile.
Il silenzio che accompagna il nostro guardare sembra accrescersi. Ci turba. Vogliamo andare oltre. E qualcosa ci spinge a farlo, nell'attimo stesso in cui qualcos'altro ci costringe a restare fermi.
Ci pesa addosso come solitudine. La differenza tra noi e ogni altra cosa cresce.
Mark Strand
EDWARD HOPPER 1882-1967
NIGHT WINDOWS 1928
Formalizzando l'intimità, fornendole uno spazio in cui può venire osservata senza essere violata, il potere di HOPPER viene esercitato nei nostri confronti con estremo tatto.
Congiungiamo la reticenza dei suoi dipinti con la nostra, e la nostra simpatia aumenta.
Le stanze di HOPPER diventano tristi rifugi del desiderio.
Vogliamo saperne di più su ciò che accade al loro interno ma, ovviamente, non è possibile.
Il silenzio che accompagna il nostro guardare sembra accrescersi. Ci turba. Vogliamo andare oltre. E qualcosa ci spinge a farlo, nell'attimo stesso in cui qualcos'altro ci costringe a restare fermi.
Ci pesa addosso come solitudine. La differenza tra noi e ogni altra cosa cresce.
Mark Strand
EDWARD HOPPER 1882-1967
NIGHT WINDOWS 1928
Gli appunti per il dipinto nel suo taccuino
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