Rembradt - Autoritratto ci capelli scompigliati 1628
Probabilmente Teeteto, nel dialogo platonico a lui intitolato, aveva la stessa età dei primi autoritratti di Rembrandt, quando diceva a Socrate: "Sono straordinariamente stupito della natura di tutto ciò [che mi circonda], tanto che, a volte, esaminandolo a fondo, mi vengono le vertigini" (155 C). La risposta di Socrate è che la filosofia ha origine dallo stupore, che verrà, proprio dalla filosofia, domato e trasformato in conoscenza vera.
Stupore è ciò che leggiamo negli occhi di Rembrandt, che sbucano dall'ombra della selva fittamente intricata di capelli rossicci dell'Autoritratto del 1628 (Amsterdam, Rijksmuseum). Il suo sguardo emerge dall'ombra verso di noi ed è già esso stesso una domanda.
Franco Rella - Negli occhi di Vencent, L'io nello specchio del mondo
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