lunedì 13 luglio 2015

 Caravaggio - Canestra di frutta 1597
Una natura morta, quella di Caravaggio qui sotto, che non è ciò che sembra, è in realtà una grande rappresentazione di "vanitas" 

“Entrate in un giardino di piante, d’erbe, di fiori. Sia pur quanto volete ridente. Sia nella più mite stagion dell’anno. Voi non potete volger lo sguardo in nessuna parte che voi non vi troviate del patimento. Tutta quella famiglia di vegetali è in stato di souffrance, qual individuo più, qual meno. Là quella rosa è offesa dal sole, che gli ha dato la vita; si corruga, langue, appassisce...."
Leopardi - Zibaldone - Il giardino della sofferenza

Caravaggio è il primo che intuisce la natura morta come opera in sé. E poche nature morte sono nell'insieme più vive di questa, in quanto la vita viene testimoniata in ogni segno di marcenza, di decrepitudine, di evoluzione organica, dagli acini dell'uva nera che sono già oltre la maturazione, a quelli bianchi che sono in parte strappati. dalla bacatura della pera e della mela alle foglie ormai secche.
Il Caravaggio era ancora un bell'ignoto, e si disputa se l'acquisto sia stato stato fatto dal cardinal Federico Berromeo a Roma quand'era in visita al cardinal Del Monte, oppure a Milano. - Si ipotizza anche che sia un regalo di Del Monte per il Borromeo - Ma non è rilevante. E' interessante il fatto che due cardinali al contempo avessero allora la capacità d'indovinare e apprezzare un'esordiente in procinto di cambiare il corso delle arti visive.
Quanto mi mancano i cardinali oggi!
Felippe Daverio

Nessun commento:

Posta un commento