Rembrandt - L'uomo dall'elmo d'oro 1650 circa - e l'uso del chiaroscuro
I lavori di Rembrandt grazie al sapiente uso del chiaroscuro gli hanno valso, a pieno titolo, l'appellativo di "maestro della luce e dell'ombra."
Nel corso della sua carriera, Rembrandt, ha utilizzato la tecnica del chiaroscuro per realizzare alcuni dei dipinti visivamente e psicologicamente più suggestivi nella storia dell'arte.
Grazie alla sua abilità nel manipolare luce e ombra ha raggiunto effetti che sono poi l'anima dei suoi lavori: intensità drammatica, ritmica armonia visiva e profondità psicologica.
Focalizzando il punto di luce su una figura centrale e mettendo in ombra gli elementi dello sfondo, Rembrandt e prima di lui Leonardo e Caravaggio, artisti molto studiati da Rembrandt, hanno usato la luce così come la si usa a teatro - un fascio diretto che focalizza l'attenzione su un solo elemento e rende la scena più drammatica.
Grazie alla manipolazione calcolata di luce e ombra ha creato sapientemente stati d'animo diversi ai suoi personaggi. I personaggi da lui ritratti, diventano così una poesia visiva fatti di ombre e di luce che si alternano a riflessi ricchi e lussureggianti
Davanti a questi ritratti si ha una forte sensazione che qualcosa di serio accada nella mente di questi personaggi, ma l'esatta natura dei loro pensieri e sentimenti è solo oscuramente percepibile.L'ombreggiatura espressiva in questi ritratti tende a convergere attorno agli occhi, guance, bocca, ecc, dando ai dipinti uno spazio e un senso di profondità psicologica.
Gli occhi, in particolare, sembrano particolarmente remoti e distaccati, creando l'idea che siano concentrati interiormente su qualche particolare idea o emozione.
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