lunedì 24 novembre 2014

GIOVANNI SEGANTINI - L'UOMO IL MITO
Il topos Segantini " pittore della montagna" è decisamente riduttivo. Segantini non ha semplicemente "descritto" le Alpi.
La sua pittura si inserisce alla fine di una tradizione di riscoperta della montagna come soggetto pittorico, vecchia di oltre un secolo. Oramai tutti gli aspetti del paesaggio montano, dal sublime al pittoresco, erano stati esplorati.
A Segantini è toccato invece di restituirci la luce alpina e di conferire alla realtà montana un significato simbolico attraverso il quale la dimensione sacra viene tradotta in linguaggio visivo.
La sua resa delle Alpi non è nè una rappresentazione romantica, nè una descrizione verista: nessun ghiacciaio, nessun crepaccio, neppure i laghi, così presenti nell'Engadina, fanno parte della sua opera.
Segantini pensava in modo visionario. La natura per lui era una forza generatrice che come una madre può essere dispensatrice d'amore e di vita o invece di energia distruttrice.
Annie - Paule Quinsac

MEZZOGIORNO SULLE ALPI 1891
LA RAFFIGURAZIONE DELLA PRIMAVERA 1897
L'ARATURA 1890



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